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Un piccolo libro - questo - che racchiude poesia densa di un sentimento amoroso per certi versi aleramico, un dire d'Oltralpe che somiglia più a certe scritture poetiche femminili di un'Italia d'antan che non all'esercizio del femminile "istituzionale" francese, come se gli anni di permanenza nel nostro Paese avessero consegnato all'autrice una cittadinanza più mediterranea, meno costretta dagli stereotipi dell'Allons enfant. Un libro, questo "La bambina degli odori/La petite fille des senteurs" - primo SoloDieci bilingue - dove le fotografie di Marco Lombardo, nella sequenza "Happyness on move", vogliono dire e raccontare di un ritrovato sorriso che si estende erga omnes sui molti volti di un femminile che travalica il "puro autoriale" per situarsi in una condizione larga di rappresentazione della verità muliebre.